Pannicolopatia edematoso-fibro-sclerotica.
Nella complessa patogenesi intervengono soprattutto l’aumento locale di radicali liberi e i distrurbi della microcircolazione sanguigna e linfatica della pelle e del sottostante tessuto adiposo di determinate regioni corporee (in particolare i glutei, le cosce, ecc…).
Cosa predispone alla cellulite?
Sicuramente l’ereditarietà, la sedentarietà, le cattive abitudini alimentari (eccessiva assunzione di sale e di grassi), l’obesità (ma può verificarsi anche nei soggetti normo-sotto peso), gli errori abituali di postura e l’accavallamento delle gambe che implicano stasi venosa e linfatica, gli squilibri ormonali, l’uso dei contraccettivi orali, lo stress, l’uso di indumenti troppo aderenti, il fumo, ecc.
Come comportarsi a tavola?
Rientra a pieno titolo nelle strategie terapeutiche nei confronti della cellulite, la terapia nutrizionale.
L’alimentazione consigliata per la prevenzione e la cura della cellulite è povera di sale e di grassi animali (evitare formaggi grassi, carni grasse, fritti, salumi, ecc.), e comprende latte e yogurt scremati, cereali integrali, pesci (con preferenza per quelli, come il salmone, ad elevato contenuto di omega-3, carne bianca, carne rossa magra, frutta (ananas, in particolare) e verdure crude, acqua.
Prodotti di origine vegetale utili, specialmente nella fasi iniziali per rallentare l’evoluzione della malattia, sono l‘achillea, il gambo di ananas, la centella, la garcinia, la vitis vinifera, certe alghe marine e il fucus, mentre l’echinacea è particolarmente indicata nelle fasi più evolute della malattia.
Dr. Sergio Valerio
Biologo Nutrizionista